Lo scorso anno lanciavamo un nuovo prodotto software, commissionato dal dottor Raffaele Giorgio Di Giacomo, entrando di fatto nell'ambito Fintech con uno strumento operativo dedicato alle imprese e apprezzato dalle banche.
Il software, denominato ALGOS 253, individua l'assetto finanziario dell'azienda attraverso l'acquisizione dei valori di contabilità analitica.
Per capire che tipo di risposta abbia ricevuto questo software, abbiamo intervistato nuovamente il dottor Di Giacomo, chiedendogli un aggiornamento sull'evoluzione del prodotto e sui risultati ottenuti attraverso il suo impiego.
D: A un anno di distanza dal lancio del software ALGOS 253, possiamo fare il punto?
R: In questi 12 mesi di lavoro, durante i quali abbiamo presentato a più controparti il nostro software e lo abbiamo utilizzato nella nostra attività corrente, la risposta da parte di Banche e Imprese è stata più che positiva. Aggiungo che, passata la prima fase di “curiosità”, entrando gradatamente nel vivo dell'operatività, la “curiosità” si è trasformata in “interesse” sia per l'azienda utente che per la banca destinataria finale dell'elaborato.
D: Quali sono stati i punti di forza che hanno legato il reciproco interesse tra Banca e Impresa?
R: Fuori da ogni dubbio senz'altro lo spostamento del focus dell'istruttoria della pratica di fido dalla Banca all'Azienda ha rappresentato una svolta epocale e una novità indiscutibile. Il ruolo decisivo per l'Azienda (molto apprezzato dalla Banca) lo gioca la procedura autonoma elaborata dal software: gli algoritmi impostati mettono in evidenza la focalizzazione del corretto assetto finanziario dell'Azienda e la conseguente indicazione operativa da porre in essere affinché il suddetto assetto finanziario sia in equilibrio o si rafforzi.
D: Ci può spiegare meglio?
R: Come già indicato in precedenza ( leggi articolo precedente), dopo avere caricato i dati di bilancio analitico, il software elabora il livello di “eleggibilità” dell'Azienda, secondo un preciso schema (i criteri di inserimento dei dati sono indicati nel MANUALE d'uso allegato al software). I risultati ottenuti possono determinare degli “Alert” di monitoraggio che “bloccano” o “richiamano” l'attenzione, secondo un criterio di gravità, indicando nel contempo quali iniziative si possono mettere in atto per raggiungere l'equilibrio finanziario. Questi accorgimenti operativi devono essere tempestivamente valutati in Azienda ed elaborati nelle c.d. “proiezioni” prodotte sempre dal software. Solo dopo avere individuato il punto di equilibrio e la soluzione da percorrere, l'elaborato può essere inoltrato alla Banca. Come potete ben intuire, il software non vuole esprimere alcun giudizio di merito, ma partendo da una situazione oggettiva dell'Azienda, c.d. “puntuale”, offre le indicazioni operative di come muoversi, ponendo prima di tutto l'Azienda in un' AREA DI SICUREZZA e successivamente di sviluppo. Ripeto che il software ALGOS 253 è un potente strumento di lavoro.
D: Se ALGOS 253 è uno strumento di lavoro, come si orienta un'azienda (e pensiamo soprattutto alle MICROIMPRESE) nell'individuazione del prodotto finanziario adeguato da adottare per raggiungere gli equilibri finanziari suggeriti dal software ALGOS 253?
R: Questo secondo passo, di fondamentale importanza per le implicazioni pratiche che ne determina, trova sempre una prima risposta sia all'interno della procedura, sia negli allegati del “MANUALE D'USO”, dove, in una sessione dedicata, è rappresentato l'UNIVERSO DEI PRODOTTI FINANZIARI verso i quali l'Azienda si può confrontare per individuare quello più appropriato al proprio caso.
D: Da quanto ci riferisce, comprendiamo che l'utilizzo del software ALGOS 253 va oltre l'aspetto pratico della sua elaborazione: svolge anche una funzione di formazione finanziaria per l'Utilizzatore.
R: Ed è proprio qui che volevo arrivare. Da diversi anni la Banca d'Italia, unitamente alle nostre Autorità Governative, porta avanti un importante progetto di EDUCAZIONE FINANZIARIA rivolto agli studenti di ogni ordine di scuola. Una sezione specifica è dedicata a “LE COMPETENZE FINANZIARIE NELLA PICCOLA IMPRESA”.
D: Quindi il software ALGOS 253 può aiutare lo sviluppo della conoscenza finanziaria delle Aziende?
R: Certamente. E le dico di più: è proprio in quella fascia di Aziende, diciamo da un fatturato dai 15/MLN in giù (abbracciando la MPMI, praticamente abbandonate da tutti!) che esprime il suo massimo potenziale. E se aggiungiamo che il tessuto produttivo dell'economia italiana è sostanzialmente rappresentato da quella fascia di Aziende, lascio a Lei considerare quale utile funzione extracontabile il software ALGOS 253 può esprimere.
D: Possiamo fare un passo ancora più in avanti e capire come il vostro ALGOS 253 si inserisce nella nuova normativa, riguardante la ESG e la prevenzione della crisi di impresa, quest'ultima recentemente avviata con il Dlgs. 83/2022?
R: Per quanto riguarda le iniziative riferite alla ESG, il software prevede una sezione in cui riportare informazioni legate al RISK MANAGEMENT, indicando quindi quali provvedimenti sono in atto in Azienda per allineare la propria realtà ai dettami di sostenibilità sempre più richiesti. Per quanto concerne la prevenzione della crisi di impresa, il software, come accennato, offre un potente monitoraggio indicando i punti critici sui quali si deve intervenire. Analizzando nel suo insieme l'elaborato in ogni sezione, ci si potrà rendere conto che la realtà aziendale è esaminata e valutata in ogni suo aspetto: ANAGRAFICO, GOVERNANCE, CONTESTO ECONOMICO, RAPPORTI CON CLIENTI, SUPPLY CHAIN, RICONCILIAZIONE DEL DATO “BANCHE” CON QUELLO DELLA CENTRALE DEI RISCHI e, ovviamente, sotto i suoi aspetti fondamentali: COMMERCIALE, ECONOMICO, FINANZIARIO, PATRIMONIALE.
D: Tornando quindi all'operatività dello strumento, un attento caricamento dei dati permette non solo di elaborare proiezioni economico/finanziarie e patrimoniali veritiere ma anche di porre le basi per una prima valutazione dei cosiddetti ADEGUATI ASSETTI.
R: Sì è proprio così! Ricordo che il mio lavoro, per quanto aggiornato e innovato grazie all'utilizzo del software, nasce dalla mia esperienza maturata in anni di lavoro presso la BANCA COMMERCIALE ITALIANA, dove nel noto modulo di analisi degli affidamenti (il modulo 253), tutti i passaggi qui sopra indicati erano rappresentati per la valutazione di affidabilità definitiva della Clientela. Erano e sono, principi universali, evergreen, sui quali mi sono sempre basato per dare supporto concreto alla Clientela Corporate. Questi principi solidi, con una logica stringente che non fa sconti, offrono risposte rapide ad un'economia in cui il vitale rapporto Banca/Impresa si sta sempre più dilatando.
Un pensiero finale. Quest'anno ricorre il cinquantesimo dalla morte del Dottor Raffaele MATTIOLI, sostenitore indiscusso del modulo 253: nel nostro microcosmo vorrei ricordalo perché personalmente, dall'ispirazione e lo studio di tanti progetti della BANCA COMMERCIALE ITALIANA, ho tratto linfa vitale per tutta la mia carriera lavorativa e sostengo tutt'ora con forza questo importantissimo patrimonio conoscitivo.
Per contattare il dottor Di Giacomo, potete scrivere all'indirizzo info@253algos.it
08 Ottobre, 2024
09 Settembre, 2024